Supplementazione con L-Tiroxina nei neonati prematuri

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REPORT


OV I TÀ I N E N D O C R I N O L O G I A

Supplementazione con L-Tiroxina nei neonati prematuri Lucia Montanelli1

Accettato: 20 giugno 2020 / Pubblicato online: 11 novembre 2020 © Springer Nature Switzerland AG 2020

Commento a: Neurodevelopmental outcomes at 42 months after thyroxine supplementation in infants below 28 weeks’ gestation: a randomized controlled trial. S.M. Ng, M.A. Turner, A.M. Weindling. Thyroid (2020) 30(7):948–954

Nei bambini nati a termine l’ipotiroidismo, anche lieve, può causare disordini neuropsicologici, che possono essere prevenuti somministrando la L-tiroxina (L-T4) a partire dai primi giorni di vita [1]. I neonati pretermine hanno un’elevata incidenza di deficit motori e cognitivi, che sono tanto più gravi quanto più il parto è stato prematuro. Fino al 69% dei bambini nati prima della trentesima settimana di gestazione presentano concentrazioni di tiroxina libera (FT4) più basse rispetto ai neonati a termine. Non è chiaro se questa condizione, nota come ipotiroxinemia transitoria della prematurità, contribuisca a causare disordini neurologici e debba essere trattata; se debba, pertanto, essere considerata un marker di gravità della disabilità oppure se si tratti di una condizione normale tipica della prematurità. Lo studio di Ng e collaboratori è un’estensione del trial Thyroxine supplementation In Preterm InfanTs (TIPIT) di cui sono stati precedentemente riportati i dettagli e i primi risultati. TIPIT ha studiato l’effetto della supplementazione precoce di L-T4 (8 mcg/Kg/die) iniziata per via e.v. durante i primi 5 giorni di vita e poi per via orale fino alla 32a settimana di età gestazionale corretta (CGA) rispetto ai bambini trattati con placebo e non ha rilevato differenze di larghezza dello

B L. Montanelli

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1

Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, Università di Pisa, Pisa, Italia

spazio subaracnoideo, di circonferenza cranica, di peso corporeo o di mortalità alla 36a settimana di CGA nei 2 gruppi [2, 3]. Scopo di TIPIT è investigare se l’integrazione precoce di L-T4 migliori la crescita del cervello, che viene misurata a termine di equivalenza usando, cioè, le dimensioni del cervello come surrogato dello sviluppo neurologico. Molteplici fattori sono verosimilmente implicati nello sviluppo cerebrale normale. Lo studio TIPIT si è incentrato sullo stato dell’asse tiroideo nel momento in cui la migrazione neuronale si è appena completata e sta avvenendo la sinaptogenesi. È noto che gli ormoni tiroidei migliorano la connettività cerebrale; perciò, ci si potrebbe attendere che il miglioramento della connettività nervosa centrale, in questa fase così vulnerabile, possa migliorare lo sviluppo. L’imaging del tensore di diffusione (Diffusion Tensor Imaging, DTI) è una tecnica che consente di osservare i percorsi della materia bianca prima che la mielinizzazione sia evidente nella risonanza magnetica convenzionale e consente di misurare il coefficiente di diffusione apparente (ADC) e l’anisotropia frazionaria (FA), che sono 2 parametri sensibili all’integrità