Nutrizione iodica globale nel 2020
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ITORIALE
Nutrizione iodica globale nel 2020 Antonella Olivieri1 · Paolo Vitti2 · Francesco Giorgino3 · Francesco Trimarchi4
Accettato: 27 agosto 2020 / Pubblicato online: 10 novembre 2020 © Springer Nature Switzerland AG 2020
La Iodine Global Network (IGN) ha recentemente pubblicato lo stato della nutrizione iodica nel mondo nel 2020 [1]. Il documento riporta una nutrizione iodica ottimale in 115 paesi, insufficiente in 23 (inclusi alcuni paesi europei quali Finlandia, Germania e Norvegia) ed eccessiva in 14 (Figg. 1, 2). Lo stesso documento evidenzia come alcuni paesi, precedentemente classificati come iodosufficienti, abbiano progressivamente subito una riduzione dell’apporto alimentare di iodio a livello di popolazione e siano attualmente classificati come iodocarenti (in Europa la Germania), sottoliA. Olivieri – in collaborazione con gli Osservatori Regionali per la Prevenzione del Gozzo: Daniela Agrimi (Brindisi, Puglia), Sebastiano Andò, Daniela Bonofiglio (Cosenza, Calabria), Marcello Bagnasco (Genova, Liguria), Pasquale Bellitti (Matera, Basilicata), Francesco Boi (Cagliari, Sardegna), Giulio Doveri (Aosta, Valle D’Aosta), Maurizio Gasperi (Campobasso, Molise), Pietro Lanzetta (Salerno, Campania), Domenico Meringolo (Bologna, Emilia Romagna), Caterina Mian (Padova, Veneto e Friuli Venezia Giulia), Giorgio Napolitano (Chieti, Abruzzo), Fabio Orlandi (Torino, Piemonte), Efisio Puxeddu (Perugia, Umbria), Giorgio Radetti (Bolzano, Trentino Alto Adige), Concetto Regalbuto, Mariacarla Moleti (Catania e Messina, Sicilia), Augusto Taccaliti (Ancona, Marche), Maria Laura Tanda (Varese, Lombardia), Massimo Tonacchera (Pisa, Toscana), Salvatore Ulisse (Roma, Lazio).
B F. Trimarchi
[email protected]
1
Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Endocrino-Metaboliche e Invecchiamento, Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia
2
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa, Pisa, Italia
3
Sezione di Medicina Interna, Endocrinologia, Andrologia e Malattie Metaboliche, Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari, Italia
4
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Messina, Messina, Italia
neando la necessità di un continuo monitoraggio dello stato nutrizionale iodico della popolazione. L’Italia, storicamente iodocarente [2–4], è finalmente entrata a far parte di quei paesi in cui la nutrizione iodica è adeguata e sufficiente a garantire l’equilibrata funzione della ghiandola tiroide, così come dimostrato dalla seconda sorveglianza sulla nutrizione iodica in Italia (periodo 2015–2019) condotta dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia (OSNAMI) dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con gli Osservatori Regionali per la Prevenzione del Gozzo [5]. L’indagine, che è stata realizzata su circa 4.000 bambini in età scolare e residenti in 9 regioni rappresentative del Nord, Centro e Sud Italia, ha dimostrato come nel nostro paese il sale iodato sia attualmente u
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