Effetto della restrizione alimentare di dieci ore al giorno su peso corporeo, pressione arteriosa e lipidi aterogeni in
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N OV I TÀ I N E N D O C R I N O L O G I A
Effetto della restrizione alimentare di dieci ore al giorno su peso corporeo, pressione arteriosa e lipidi aterogeni in pazienti affetti da sindrome metabolica Angelo Cignarelli1 · Valentina A. Genchi1
Accettato: 15 aprile 2020 © The Author(s) 2020
Commento a: Ten-hour time-restricted eating reduces weight, blood pressure, and atherogenic lipids in patients with metabolic syndrome. M.J. Wilkinson, E.N. Manoogian, A. Zadourian, H. Lo, S. Fakhouri, A. Shoghi, X. Wang, J.G. Fleischer, S. Navlakha, S. Panda, P.R. Taub. Cell Metab (2020) 31(1):92–104.e5 Diversi studi in vivo su modelli animali di obesità e di sindrome metabolica (SM) hanno dimostrato come la restrizione temporale dell’alimentazione (time-restricted eating, TRE) sia in grado di determinare un significativo calo ponderale con una riduzione dell’adiposità e un miglioramento metabolico in termini di ripristino della tolleranza glucidica e riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi [1, 2]. Tuttavia, ad oggi non ci sono evidenze che documentino gli effetti metabolici di un regime alimentare basato sul TRE in pazienti affetti da SM. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare in trentacinque pazienti con SM gli effetti di un programma di TRE sul metabolismo, sul peso corporeo e sulla distribuzione della massa grassa. L’intervento è stato condotto per 12 settimane con l’esclusiva richiesta di alimentarsi in un arco temporale limitato giornaliero di 10 ore, ed è stato monitorato mediante il supporto informatico di una app (myCircadianClock, mCC app) con lo scopo di annotare gli orari dei pasti, l’intake calorico e il ciclo sonno-veglia. I pazienti sono stati sottoposti, prima e dopo l’intervento, a valutazione dei parametri antropometrici (peso, BMI, circonfe-
B A. Cignarelli
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Sezione di Medicina Interna, Endocrinologia, Andrologia e Malattie Metaboliche, Dipartimento di Emergenza e dei Trapianti di Organo, Università di Bari “Aldo Moro”, Bari, Italia
renza vita), dei livelli circolanti dei lipidi (colesterolo totale, LDL, non-HDL, trigliceridi), dei marcatori di infiammazione (PCR) e di parametri metabolici (glicemia, HbA1c, insulinemia, HOMA-IR). La coorte arruolata ha mostrato una buona aderenza al trattamento con un miglioramento della qualità del sonno e del riposo. Il programma TRE si è associato a un significativo calo ponderale (−3%), a una riduzione del BMI (−3%), della circonferenza vita (−4%) e del grasso viscerale (−3%). Inoltre, è stato osservato un decremento nei livelli di colesterolo totale (−7%), colesterolo LDL (−11%) dopo l’intervento, così come una significativa riduzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica (−4 e −8%, rispettivamente). È interessante notare come gran parte dei pazienti fosse già in terapia farmacologica (79 e 63% in terapia con statina e anti-ipertensivi, rispettivamente) suggerendo come i benefici ottenuti con il TRE sia additivo all’effetto dei farmaci; inoltre, va rimarcato come gli effetti delle variazioni lipidich
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