Un agonista del recettore della Somatostatina di tipo 3 (SSTR3) mostra effetti antitumorali in modelli sperimentali di t
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N OV I TÀ I N E N D O C R I N O L O G I A
Un agonista del recettore della Somatostatina di tipo 3 (SSTR3) mostra effetti antitumorali in modelli sperimentali di tumori ipofisari non funzionanti Giovanna Mantovani1 · Federica Mangili1
© The Author(s) 2020
Commento a: A Somatostatin receptor subtype-3 (SST3) peptide agonist shows antitumor effects in experimental models of nonfunctioning pituitary tumors. M.C. Vázquez-Borrego, V. Gupta, A. Ibáñez-Costa, M.D. Gahete, E. Venegas-Moreno, Á. Toledano-Delgado, D.A. Cano, C. Blanco-Acevedo, R. Ortega-Salas, M.A. Japón, A. Barrera-Martín, A. Vasiljevic, J. Hill, S. Zhang, H. Halem, J. Solivera, G. Raverot, M.A. Gálvez, A. Soto-Moreno, M. Paez-Pereda, M.D. Culler, J.P. Castaño, R.M. Luque. Clin Cancer Res (2019) 26(4):957–969 Gli analoghi della somatostatina (SSA) rappresentano il trattamento farmacologico d’elezione per alcuni tumori ipofisari neuroendocrini (PitNET) funzionanti, grazie alla loro capacità di normalizzare i livelli ormonali, ridurre la massa tumorale e attenuare la sintomatologia clinica. Gli SSA disponibili in clinica (octreotide, lanreotide e pasireotide) mediano la loro azione terapeutica principalmente attraverso il legame dei recettori della somatostatina di tipo 2 e 5 (SST2/5) [1]. Tuttavia, il sottogruppo di tumori ipofisari non funzionanti (NF-PitNET), che costituisce il 30% di tutti i PitNETs, è per lo più resistente alle terapie convenzionali. Una spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che i NF-PitNETs esprimono elevati livelli di altri sottotipi recettoriali, come SST3 [2]. Il lavoro oggetto di questo Commento è stato quello di identificare agonisti selettivi per SST3 e determinarne l’eventuale potenziale terapeutico, analizzando gli effetti sui
B G. Mantovani
[email protected]
1
Unità di Endocrinologia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia
segnali e sulla crescita tumorale in culture primarie in vitro e in modelli preclinici in vivo di NF-PitNETs. Come primo passo, tramite l’utilizzo di appropriati strumenti, gli autori hanno indentificato due peptidi, BIM-355 e BIM-071, come i più specifici, selettivi e potenti, sulla base dell’affinità per SST3. Sono stati quindi studiati gli effetti di questi composti sulle vie di segnale intracellulare mediato dal recettore. Dai risultati è emerso che BIM-355 e BIM-071 inibiscono significativamente la vitalità cellulare in maniera dose-dipendente, la secrezione di cromogranina-A e aumentano l’apoptosi cellulare in culture primarie di NF-PitNETs. Tuttavia, nel 38% dei tumori non è stata evidenziata una riduzione della vitalità cellulare in risposta al trattamento, costituendo un sottogruppo “non responsivo”. Per valutare la differenza di risposta emersa dai saggi di vitalità, sono stati analizzati i livelli di espressione proteica e di mRNA di tutti i sottotipi di SST (1/5). I dati hanno evidenziato una maggiore espressione di SST3 nel gruppo di NF-PitNETs “responsivo” al tratt
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